sabato 11 ottobre 2008

GONE TO EARTH

Pochi giorni fa, discutendo con un mio collega riguardo le cure sul cancro, ero come al solito a fare la parte dell’avvocato del diavolo.
Lui portava la sua esperienza, mentre io ponevo dubbi assimilabili alle teorie sulla cospirazione, sull’industria farmaceutica, su chi si arricchisce con i malati terminali.
Mi ha decisamente colpito la sua conclusione che verteva sulla bontà della gente.

Io non penso che la collettività sia buona.

Immaginando il mondo come un sistema chiuso, dotato di forze interne che si svincolano da agenti esterni, credo che tutta l’energia che si spende tenda più al male che al bene.

Una mefistofelica entropia.

L’uomo di per sé è un organismo vivente che tende a sopraffare il prossimo, ad eliminare tutto ciò possa minacciare la sua idea di libertà.

All’ultima biennale di Architettura di Venezia, titolata “Architecture Beyond Building”, erano presentate delle città utopiche.
Metropoli pensate come edifici inseriti nel verde, dove l’uomo e gli animali cercano, a mio parere inutilmente, di convivere in una foresta di cemento e vegetazione selvaggia.

In qualsiasi micro comunità, il più cattivo, colui che impone le sue idee con la forza, lo “stronzo” insomma, prevale sul resto della società.
Sono arrivato a pensare che non è lo stress a generare persone dal carattere intrattabile, ma sono le persone intrattabili a scalare le vette.

Il mondo tende al male semplicemente perché gli esempi di rettitudine, ci sono stati sempre imposti con la forza.
Il nostro accettare sommessamente tali imposizioni, è stato sempre frutto dell’ignoranza, del terrore di una scomunica che sarebbe equivalsa all’esclusione dalla stessa società.

Il bene è un’imposizione, non una scelta naturale, istintiva.

Le domande che ci poniamo ogni giorno, i dubbi su ogni notizia che trasmettono in televisione non sono quindi frutto di psicosi, di “grillismi” o di timori da cospirazione.

Sono semplicemente frammenti del nostro istinto di sopravvivenza, annientato da anni di benessere.

______________________________
Ascoltando:
David Sylvian, Gone to Earth, 1986
______________________________

2 commenti:

  1. Domanda invasiva e capisco se tu non risponda affatto.
    "Sei stato ammalato di cancro?"

    Il tuo blog, quello che scrivi è molto interessante, mi dà contatto a cose su cui non mi soffermo troppo.
    Bravo

    S.O.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara/o S.O., no, non ne sono stato malato.

      Grazie dell'apprezzamento, anche se scrivo poco, cerco sempre di intervenire con argomenti sui quali giornalmente glissiamo.
      La routine quotidiana ci porta a lasciar scorrere.

      Elimina