domenica 21 ottobre 2007

C’E’ TEMPO

Trovo incredibilmente inusitato, per una persona come me, appassionato melomane e musicista per passione, essere costantemente fuori tempo.

La mia riflessione, su come questa variabile, la quale influenza i nostri rapporti e le nostre occasioni, l'ho intrapresa anni or sono.

Il dubbio mi si era posto in maniera incalzante.
Cercare, per quale motivo, tra me e la mia ragazza funzionava in maniera così errata.

La scelta innanzitutto, da buon istintivo, e' ricaduta sul lasciar perdere tutto.

Non so se per legittimare a me stesso le scelte, o sedare il mio desiderio di tornare indietro. ma tempo dopo mi si e' aperto un varco.
La soluzione che mi sono consegnato e' che, anche se tutto pareva funzionare perfettamente, non eravamo sincronizzati.

Nessuna armonia nelle scelte, negli obiettivi, nei sogni.
Il tempo mi ha dato ragione.

Mio padre mi diceva spesso che il mondo e' una giostra che gira, sta a te decidere se girare con lui.

Io penso che il mondo, o almeno il mio mondo, frulla ad una velocita' insostenibile.

Tutto e' così frenetico che, sovente, tendo ad accelerare tutto.
Divento un Marinetti degli eventi.

Ieri era il tuo compleanno, D.
Quello che e' successo potrebbe diventare il pretesto di un saggio sul tempo.

Come un pilota di automobilismo, come un Nuvolari contemporaneo, sfreccio sull'accidentato tragitto che nessuno mi ha preparato innanzi.
Ogni errore potrebbe essermi letale.

Nel silenzio generato dall'aria che mi avvolge, capisco che e' la velocita' che ci porta all'errore.

Il fugace incontro di una notte, il turbine di episodi che si susseguono.
Il dilatarsi del tempo, il suo frammentarsi.
Sta e noi spingere l'acceleratore.

Non sono mai riuscito a trovare il pedale del freno.
E' impossibile rallentare le circostanze, quando ormai hai ecceduto col gas.

Ingranando la prima, la strada si fa' lenta, l'aroma dei prati ci riempie il petto, i colori si saturano.
Si riempie il cuore.

Sono sicuro, e' possibile viaggiare senza ansia.

Perche' c'e' tempo.

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Ascoltando:
Ivano Fossati, Lampo Viaggiatore, 2003
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1 commento:

  1. Non ho mai voluto arrendermi alla mancanza di sincronia tra due persone, soprattutto quando si tratta di storie d'Amore. Per questo mi piace credere ad un tempo circolare, che fugge e poi ci riprende. Allora accetto anche la non-sincronia del momento, il tempo in cui era meglio partire, se posso credere che prima o poi ci sarà un momento diverso in cui è meglio parlarsi.
    Lo so che gli esseri umani sono complessi, il tempo non è lineare e men che meno le emozioni... ma continuo a credere che ci siano cose che non si possono perdere realmente. E andare lentamente o lasciarsi frullare dipende dall'istante da assaporare.

    PS: mi piace questa sincronia di pensieri ;-)
    mic

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