Trent'anni.
Non so neanche perché oggi mi sono imposto questo silenzio.
Forse è la paura del dolore che rifuggo.
Mi hai ripetuto le stesse cose decine di volte.
Le parole amplificate e ribattute sono diventate centinaia di urla, che esplodono ogni volta che ci incontriamo.
Perché.
Ho cercato di dare un significato alle tue chiamate, alle tue parole, ma forse io
sono paradossalmente come le tre scimmiette.
Cieco sordo e muto.
Cosa cerchi?
Due chiacchiere tra amici, sapendo che reggi impietosamente il gioco?
Cerchi semplicemente una persona che aneli a un tuo bacio per tutta la vita?
Cerchi solo la tua autocelebrazione e questo non lo digerisco.
Scelte...scelte...scelte...
Scelgo di urlare in silenzio, così non potrai sentirmi.
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